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ABOLIAMO GLI ORDINI PROFESSIONALI - di STEFANO SANTAROSSA

Testo: 

Attualmente ben 36 ordini vigilano e controllano in Italia il mondo delle libere professioni.
Non garantiscono il cittadino, fissano tariffe che vengono imposte solo ai soggetti più deboli o ai soggetti il più delle volte pubblici, che non hanno interesse che si crei una libera concorrenza tra i professionisti (vedi appalti lavori pubblici?). Non tutelano i professionisti che entrano nel mondo del lavoro, migliaia di neodiplomati e neolaureati sono costretti a lavorare gratuitamente o con un rimborso spese, pure in nero, per poter accedere all'esame di abilitazione gestito dagli ordini.
Oggi tali istituzioni, foraggiate dai 500 miliardi di tributi obbligatori che gli iscritti devono versare annualmente per poter lavorare, partecipano alle varie riunioni concertative con i rappresentanti dei vari partiti politici e sindacali, creando un freno ad ogni ammodernamento del settore terziario. Mentre all'estero gli studi legali, le società di ingegneria, contano centinaia di dipendenti, in Italia si difende l'orticello con studi professionali medio-piccoli non in grado di competere con le realtà europee.
PROGRAMMA PER LA LIBERALIZZAZIONE DEL MONDO DELLE LIBERE PROFESSIONI.

  1. ABOLIZIONE DELL'OBBLIGO DI ISCRIZIONE AD UN ORDINE PROFESSIONALE PER ESERCITARE UNA LIBERA PROFESSIONE.
  2. SUPERAMENTO DELLE TARIFFE OBBLIGATORIE PER LEGGE (MINIME E MASSIME)
  3. ABOLIZIONE DEL DIVIETO DI PUBBLICITA'
  4. ELIMINAZIONE DEI VINCOLI ALL'ESERCIZIO PROFESSIONALE IN FORMA SOCIETARIA
  5. EQUIPARAZIONE FRA ATTIVITA' PROFESSIONALE E ATTIVITA' DI IMPRESA
Data: 
Martedì, 28 August, 2001
Autore: 
Fonte: 
WWW.VIRUSILGIORNALEONLINE.COM
Stampa e regime: 
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