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Fassino rompe il silenzio e parla per 40 minuti a Radio radicale

Testo: 

Il leader della Quercia ribadisce le ragioni del sì

IL CASO
ROMA. Il segretario dei Ds Piero Fassino rompe il silenzio elettorale, e nel primo giorno del voto referendario sulla procreazione assistitita parla ai microfoni di Radio Radicale. L'astensione è «un equivoco», spiega, nei piccoli comuni viola la segretezza del voto, incamera anche il 25-30% di non votanti che si astengono in qualsiasi tipo di consultazione elettorale e, ancora, non può essere qualificata politicamente contro la legge in questione. Il leader della Quercia, in diretta per quaranta minuti su Radio Radicale, nonostante le disposizioni sul silenzio a urne aperte, spiega le ragioni dei sostenitori del "sì".
Il segretario dei Ds aggiunge poi che, in ogni caso, la battaglia per cambiare la legge continuerà: «Il mancato quorum non potrebbe essere invocato come una ragione per non toccare la legge e al tempo stesso non chiarirebbe qual è l'indicazione dei cittadini su questo tema». Una prima riflessione si farà all'assemblea dei 1.000 autoconvocati promossa dai Radicali il 17-18-19 giugno. Critico, ancora, Fassino, con le indicazioni di astensione da parte dei presidenti di Senato e Camera, Pera e Casini. Ma il leader della Quercia nega che si tratti di un voto politico. Infine, Sms per ricordare il voto? Non inviarli, per Fassino, è stata «una manifestazione di insensibilità. Il governo non era obbligato dalla legge, ma un governo non compie atti solo se è obbligato».(a.g.)

Data: 
Lunedì, 13 June, 2005
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO
Stampa e regime: 
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