You are here

Referendum l´opzione astensione

Testo: 

Il presidente dei Radicali friulani, Stefano Santarossa , sul Gazzettino se la prende con i cattolici che hanno deciso di non andare a votare in occasione del referendum sulla procreazione assistita del 12 giugno, definendoli integralisti e illiberali.
In realtà i radicali sanno bene, avendo promosso decine di referendum nel nostro Paese, che l'astensione, affinché non sia raggiunto il quorum e sia quindi invalidata la consultazione, è una delle opzioni previste dal nostro ordinamento, che i radicali stessi hanno utilizzato. Del resto i cattolici che decidono di non andare a votare non negano ad altri "di decidere in un senso o nell'altro", come dice Santarossa , ma semplicemente non intendono prestarsi al gioco radicale, che da troppo tempo costringe gli italiani a semplificazioni inaccettabili su questioni estremamente gravi e complesse.
Non si tratta neppure di un atteggiamento pilatesco, dal momento che, come è sotto gli occhi di tutti, i cattolici sono ancora una volta impegnati a tutti i livelli, e questa volta insieme a tanti non credenti, in una grande opera informativa ed educativa in difesa della vita umana.
I radicali dovrebbero invece capire che in materie delicate come quelle che riguardano la procreazione il confronto democratico non può essere ridotto a una scelta semplicistica tra un sì e un no, essendo in gioco non solo il legittimo desiderio di avere dei figli e la possibilità di nuove cure, ma anche la riduzione dell'embrione a "pezzo di carne non nata, senza senso", come scriveva già Machiavelli. E' evidente infatti che la mancata tutela dell'embrione apre la strada a ogni sorta di abuso nei confronti della specie umana e quindi mette in pericolo i fondamenti della società, quella stessa società che i radicali vorrebbero giustamente più libera e democratica.

Roberto Castenetto

Data: 
Domenica, 5 June, 2005
Autore: 
Fonte: 
IL GAZZETTINO - Lettere
Stampa e regime: 
Condividi/salva