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Referendum: grande occasione per gli italiani

Testo: 

Il 12 maggio del 1974, dopo che la Camera aveva approvato 4 anni prima la legge che rendeva possibile il referendum abrogativo, gli italiani diedero vita alla prima rivoluzione delle coscienze dell'Italia repubblicana, giacché l'ideologia dominante di allora vedeva nel popolo l'infante da tenere a bada attraverso continui appelli tesi ad anteporre i valori dello spirito allo sviluppo economico di un nuovo ordine morale. Fu la direzione democristiana della linea Fanfani che invitò gli iscritti a una mobilitazione di sostegno per l'abrogazione della della legge sul divorzio. La crociata fin troppo diligente del segretario Dc aveva posto l'intera classe dirigente a perdere il polso del paese, tant'è che fra lo stupore generale quasi il 60 per cento degli italiani risposero "no" all'abrogazione della legge sul divorzio.
L'avvenimento di 31 anni fa fu davvero storico, perché sanciva il tramonto della cultura cattolica ufficiale che aveva dominato l'Italia per oltre 40 anni, dell'ambizione d'identificare una dottrina morale con la morale "naturale" e della pretesa di annettere un'intera società a un'unica visione del mondo e a un solo modo di impostare la vita privata. Tra un mese gli italiani saranno chiamati di nuovo alle urne per scegliere su quattro quesiti referendari. Siamo convinti che l'appuntamento del 12-13 giugno possa e debba costituire una grande occasione in cui l'Italia intera si mette davanti allo specchio e affida alla politica un'immagine di sé diversa da quella che i politici credono, come per aborto e divorzio. Nessuna classe dirigente potrà essere tale se non scommette su progetti e idee, se mostra paura della gente, delle sue espressioni vitali, della sua libera sovranità.
Oggi, non più oppressi dalle ideologie, dalle astuzie e tatticismi politici, appare l'individuo che a mente libera potrà dar vita a una nuova rivoluzione delle coscienze recandosi a votare il prossimo referendum.

Gianfranco Leonarduzzi
Comitato nazionale
Radicali italiani

Data: 
Giovedì, 12 May, 2005
Autore: 
Fonte: 
IL GAZZETTINO - Lettere
Stampa e regime: 
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