Marco Cappato: «Illegale questa raccolta delle firme»

MESTRE - (al.va.) Marco Cappato(nella foto) non usa mezzi termini: «L'illegalità di come sono state raccolte le firme per la presentazione delle liste elettorali a Venezia è evidente». L'esponente dei radicali, segretario dell'associazione "Luca Coscioni", arriva a Mestre per partecipare a un convegno sulla fecondazione assistita e, dall'hotel Ambasciatori, domanda quel che in tanti si sono già chiesti: ma se la stragrande maggioranza delle forze politiche, di destra e sinistra, ha individuato i candidati sindaci nelle ultime ore, come hanno fatto a raccogliere le firme?
«Io mi domando come hanno fatto a raccogliere le firme in tre ore - dice Cappato - Ma qualcuno, qui a Mestre o a Venezia, ha mai visto dei banchetti per la raccolta delle firme? Ci sono stati dei punti di raccolta per strada? L'illegalità di come si è proceduto è evidente», ha aggiunto l'esponente dei radicali, facendo intendere che probabilmente le firme sono state raccolte su moduli in bianco o quanto meno incompleti, sicuramente privi del nome del candidato sindaco, visto che, dall'una e dall'altra parte, il candidato sindaco è stato individuato a ridosso della scadenza della presentazione delle liste. Ergo, «va fatta chiarezza». E, ironicamente, Cappato si rivolge a Casson: «Faceva il pm, dovrebbe indagare».
Cappato non risparmia poi i Democratici di sinistra e soprattutto il segretario veneto della Quercia in merito alla raccolta delle firme per i referendum sulla fecondazione assistita: «la sinistra nel Veneto, e i Ds in particolare, contrariamente a quanto avvenuto nel resto d'Italia, sono stati particolarmente deboli nella raccolta delle firme».
Amarezza, poi, per non essere stati accolti dalla coalizione del centrosinistra nella competizione elettorale». «La rissa alla quale abbiamo assistito tra l'altro è priva di contenuti politici e programmatici. Ci si chiedeva di aderire a un programma che tra l'altro non c'era e oggi quegli stessi partiti si scannano sui rapporti di forza della coalizione».