Caro Edouard Ballaman, nella campagna elettorale, durante gli scontri nelle tribune televisive per le elezioni politiche del 2001, che ci vedeva avversari nel collegio 9 di Pordenone, ti sei guardato bene da far sapere agli elettori, di Sacile-Maniago, che saresti stato il secondo firmatario del disegno di Legge che sanciva l'aumento del 250% del finanziamento pubblico ai partiti, approvato al Senato nel 2002. In quei giorni, a ridosso delle ferie estive, avete ignorato e calpestato la volontà dei cittadini, che si sono reiteratamente espressi, per via referendaria, contro il passaggio di denaro dalle casse dello Stato a quelle dei partiti.
Con la leggina messa a punto, insieme ad altri tuoi colleghi, vi regalaste altri 125 milioni di euro all?anno. Ma c'è di più. In questa settimana è spuntata fuori una nuova proposta di legge bipartisan per accrescere i rimborsi elettorali per le elezioni suppletive. Il disegno di legge, presentato alla Camera, ti vede, ahimè, nuovamente protagonista insieme ad una manciata di altri parlamentari targati Udc e Ds. La tua proposta prevede un aumento da 800 lire del vecchio conio ad un euro per ogni cittadino elettore, con un costo globale dell'operazione per i cittadini di un milione di euro a decorrere dal 2004. Lo scandalo della legge approvata sul finanziamento dei partiti e della nuova proposta è il ridurre a carta straccia la volontà popolare.
Ti ricordo che nel 1993 i cittadini con un referendum, promosso dai radicali, abrogarono il finanziamento pubblico ai partiti.Calpestando e rovesciando il voto del popolo sovrano, i partiti in Parlamento hanno ristabilito il finanziamento pubblico ai partiti prima con il quattro per mille, poi moltiplicando il rimborso elettorale. Nel 2002 il bottino dei partiti si è ingrossato con nuovo denaro sfilato dai portafogli del cittadino.
I partiti, ancora non paghi (letteralmente!), escogitarono la legge sui "borseggi elettorali" (da qualcuno ancora chiamati "rimborsi) scaturita da riunioni di (quasi) tutti i tesorieri, spesso convocate e presiedute dal tesoriere della Lega (Roma è ladrona, si sa, ma a volte il "coordinamento logistico" è anche padano...). In questi giorni i partiti ci riprovano escogitando un altro furtarello (un aumento dei rimborsi anche per le cosiddette elezioni suppletive). Ai radicali con il sostegno dei cittadini non resta che riprovarci, con un altro referendum.
Stefano Santarossa
Presidente Radicali friulani