Nei giorni scorsi, a poche ore dalla sentenza della Corte europea dei Diritti dell’uomo, che sanzionerà ancora una volta l’Italia per le condizioni delle nostre carceri, l’Associazione radicale “Trasparenza è Partecipazione” di Gorizia ha organizzato una serie di iniziative non-violente per sensibilizzare i cittadini sulla questione. In particolare, sono stati srotolati degli striscioni di quindici metri davanti al Palazzo del Governo in piazza della Vittoria, dalla cinta muraria inferiore del Castello e dalla Torre dello stesso maniero, con l’inequivocabile invocazione all’amnistia. «La sentenza Torreggiani, che scadrà il 28 maggio 2014, rappresenta l’ennesima infamia per la giustizia e la salvaguardia dei diritti nel nostro paese - afferma Michele Migliori, segretario dei Radicali di Gorizia -. La sanzione monetaria che deriverà da questa condanna, sarà riversata direttamente sui cittadini, con un aumento conseguente delle imposte. Chiediamo al Parlamento italiano di votare immediatamente un provvedimento che preveda l’amnistia e l’indulto. I blitz che noi Radicali abbiamo compiuto nello scorso fine settimana a Gorizia - conclude Migliori - servono per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni al problema carcerario e della giustizia italiana. Abbiamo contato gli anni, adesso contiamo i giorni».