Ieri la registrazione, ma la trascrizione non produce alcun effetto
La Prefettura pronta a intervenire
Cronaca di una firma annunciata. Alle 12.30, in sala giunta, il sindaco Claudio Pedrotti, ha messo il sigillo all’atto di trascrizione del matrimonio tra Francesco Furlan e Derek Wright, la coppia residente a Pordenone e sposatasi in Sudafrica il 2 ottobre del 2013.
Gli sposi non erano presenti – «mi risulta che l’avvocato Furlan sia all’estero – ha detto Pedrotti – ma provvederò ad avvisarli –: all’atto di registrazione hanno partecipato il segretario Primo Perosa e l’ufficiale di Stato civile Laura Toffolo e, da spettatore, il capogruppo del Pd Fausto Tomasello.
«Sappiamo che questo è un semplice “autografo” – ha detto Pedrotti citando ironicamente Alfano –, ma siamo anche convinti che gli autografi servano alla maturazione politica di una comunità». Come ha spiegato il segretario, «la trascrizione non produce alcun effetto» e l’atto – come da prassi – sarà comunicato alla Prefettura (come avviene per i matrimoni in genere) a fine anno. «Ma visti i buoni rapporti con la Prefettura provvederò io stesso – ha precisato il sindaco Pedrotti – ad avvisare dell’avvenuta registrazione». Il viceprefetto Alessandra Vinciguerra è pronta a intervenire nel segno tracciato già dalle altre prefetture. «Nel momento in cui il primo cittadino mi confermerà ufficialmente dell’avvenuta trascrizione – dice Vinciguerra – dovrò inviare formale comunicazione per chiedergli di rispettare la norma. Questo perché la trascrizione non è prevista per quel tipo di atti».
Le prefetture dei Comuni in cui la registrazione è già avvenuta si sono mosse allo stesso modo, ma finora nessuna ha inviato un commissario – sarebbe difficile motivare una scelta come questa e gli eventuali costi agli occhi della cittadinanza, visto che l’atto sottoscritto non ha alcun valore giuridico – e gli atti di fatto sono “sospesi”.
A salutare positivamente la scelta del Comune è Arcigay. «È stato emozionante apprendere la notizia – ammette Giacomo Deperu – e ho espresso tutta la nostra stima al sindaco Pedrotti che ha mantenuto il suo impegno con grande senso della laicità, interpretando il senso di civiltà della nostra città. E quando vince la laicità, hanno vinto tutti, anche coloro che oggi apriranno inutili polemiche anacronistiche» «In questo momento penso a quanto sarebbe stato felice Italo Corai di questo risultato, – prosegue Deperu pensando all’amico scrittore ed attivista pordenonese scomparso pochi anni fa e alla quale è stata dedicata una sezione della biblioteca civica che custodisce il suo patrimonio librario –. Lui alla laicità e ai diritti ha dedicato la sua esistenza: per questo gli dedichiamo questa vittoria, frutto del suo insegnamento».
Per Deperu questa decisione di Pedrotti restituisce dignità all'intera comunità gay che «sente di essere considerata cittadinanza di serie A dalla propria amministrazione. Un gesto che siamo certi incoraggerà molte altre coppie omosessuali a far valere sempre i propri diritti. E noi siamo pronti a combattere al loro fianco».
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