Nuova condanna all'Italia dalla Corte di Giustizia Europea per la violazione delle norme comunitarie sull'utilizzo del precariato nella scuola
Dichiarazione di Stefano Santarossa del Comitato nazionale di Radicali Italiani
Oggi Marko Ilesic, presidente sloveno della Corte di Giustizia europea, ha sentenziato che i contratti a tempo determinato per gli insegnanti italiani sono illegittimi rispetto alle norme europee.
Da un decennio quindi si viola il diritto scegliendo di licenziare ed assumere ogni anno lo stesso dipendente, con contratti a tempo determinato, non rispettando il principio negato a tutti gli imprenditori privati.
Tutti gli insegnanti precari che sono stati in cattedra più di tre anni, stimati tra le 250 e le 300 mila persone, potranno rivolgersi a un tribunale del lavoro per vedersi riconoscere la loro assunzione.
La Commissione europea, dopo il ricorso dei precari, si è dunque espressa riconoscendone la fondatezza e la mancanza di misure idonee a prevenire gli abusi nella successione dei contratti nei confronti di tutti i precari alle dipendenze di pubbliche amministrazioni.
Ora è chiaro che il primo punto della riforma di Renzi che annunciava il progetto di “ASSUMERE TUTTI I DOCENTI DI CUI LA BUONA SCUOLA HA BISOGNO” nascondesse la tegola che stava arrivando dall'UE proprio per la violazione delle norme comunitarie. Uno Stato dove le regole non vengono fatte rispettare dalle istituzioni sostituendo la prassi alla norma. Ma ciò che è peggio è che tali norme vengano violate proprio nelle modalità con cui vengono reclutati gli insegnanti che formano le prossime generazioni.