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Interrogazione parlamentare sul nuovo carcere

Testo: 

Dopo il richiamo della Corte europea, Zanin chiede al Governo di agire in tempi rapidi

Il Governo faccia quanto nelle sue possibilità per sbloccare la realizzazione del nuovo carcere. E’ la richiesta contenuta in un’interrogazione presentata, insieme ad altri deputati friulani, da Giorgio Zanin in merito allo stato delle carceri. L’iniziativa prende spunto dalla sentenza della Corte europea che ha condannato l’Italia per violazione dei diritti umani in merito al sovraffollamento delle carceri. Al 31 marzo scorso erano 65 mila 831 i detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 47 mila 45. Un problema che doveva essere limitato attraverso il piano carceri con cui, preso atto dello stato di emergenza nazionale, si impegnavano 675 milioni di euro di risorse pubbliche finalizzate, oltre all’assunzione di nuovi agenti di polizia penitenziaria, alla costruzione di nuovi istituti penitenziari e padiglioni volti a creare circa 9 mila posti in più. Piano che doveva essere conluso entro il 31 dicembre 2012, ma successivamente prorogato per effetto della riduzione di un terzo delle risorse. A Pordenone si prevedeva la realizzazione di un nuovo istituto - il sito è ancora incerto tra la Comina e San Vito - con una capienza pari a 450 posti per un costo di circa 45 milioni di euro. «Attualmente - spiega Zanin - nulla è stato avviato per risolvere questa grave piaga provinciale che attualmente vede una struttura carceraria inserita all’interno del vecchio castello della città, nata per ospitare un massimo di 53 reclusi, ma che attualmente ne raccoglie ben 96. Inoltre il castello, situato in piazza della Motta, è un edificio di valore storico e culturale, inadatto quindi ad ospitare una casa circondariale, che potrebbe essere recuperato a vantaggio della città solo dopo la costruzione del nuovo carcere». A marzo Zanin, insieme a Piero Colussi, ha visitato la struttura in delegazione con i Radicali guidati da Stefano Santarossa, riscontrando i limiti ormai cronici. «L’interrogazione - aggiunge Zanin - partendo proprio da queste problematiche, solleva di fronte al ministro la questione chiedendo nel contempo al Governo quali soluzioni si possono mettere in atto per arginare lo stato emergenziale riguardante l’angusta realtà in cui versano i detenuti che si trovano presso il capoluogo di provincia a causa dell’enorme sovraffollamento. La realizzazione del nuovo carcere resta una priorità tra gli impegni che lo Stato centrale deve assicurare al nostro territorio».

Data: 
Mercoledì, 12 June, 2013
Autore: 
stefano polzot
Fonte: 
Messaggero Veneto - Pordenone
Stampa e regime: 
Notizie dai consigli comunali: 
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