L'attentato a Farah sarebbe stato compiuto da un adulto, non da un ragazzino di 11 anni, come vorrebbe far credere la "propaganda talebana". Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino, intervistata da Lucia Annunziata a In Mezzora. Secondo le informazioni ottenute dal governo italiano, infatti, sembra che l'attentatore fosse un adulto, e non un ragazzino come si era detto fino ad ora.
Nella sua prima intervista televisiva da ministro degli Esteri, Bonino ha affrontato i temi più scottanti della politica estera. Dall'Afghanistan alla Siria, passando per la Turchia - Paese al quale il ministro ha ribadito la sua "amicizia".
"Sono amica della Turchia, dichiarazioni di Erdogan sono segnale di debolezza". Le dichiarazioni di Erdogan - sostiene Bonino - sono un segnale di debolezza, soprattutto quando si tira in ballo il "complotto internazionale". "Mi auguro che il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan accolga l'appello alla moderazione" che giunge dai paesi amici.
Siria: "no intervento militare, unica soluzione è dialogo". Quanto alla Siria, il ministro ha ribadito che l'unica via possibile è quella del dialogo. "Non c'è alcun avvicinamento a un intervento militare [...] L'unica strada è quella del dialogo, e l'Europa deve fare di più affinché Ginevra 2 abbia luogo e successo".
La comunità internazionale "non è più vicina" a un intervento militare in Siria e invece dovrebbe accelerare sulla Ginevra 2, la conferenza di pace internazionale per trovare una soluzione al conflitto: è questa l'opinione del ministro degli Esteri, Emma Bonino. "Non credo siamo più vicini all'intervento militare in Siria. Ma intanto bisogna tentare di non aggravare la situazione e mettere invece tutti gli sforzi in questa ipotetica conferenza di pace internazionale".
"Sappiamo che Quirico era a Qusayr, ora stiamo cercando di capire dove si trovi". Domenico Quirico, l'inviato de La Stampa di cui si erano perse le tracce in Siria per quasi due mesi, è vivo e all'Unità di Crisi della Farnesina si lavora alacremente per capire dove si trovi. "C'è stato un breve contatto con la famiglia, ma poi la telefonata è caduta", ha ricordato il capo della Farnesina. "Abbiamo la certezza che è vivo. La situazione è molto delicata: Quirico era a Qusayr (la città siriana, quasi al confine con il Libano, per mesi rimasta in mano ai ribelli; ndr), stiamo cercando di capire dove abbia potuto muoversi o dove si stia muovendo".
La battaglia per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. In una breve incursione nella politica nazionale, Bonino ha espresso il proprio timore che il "compromesso" uscito dal Consiglio dei ministri per l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti non possa che essere peggiorato in Parlamento. Il ministro, tra le promotrici delle storiche battaglie del suo partito contro il finanziamento pubblico ai partiti, ha poi smentito che nei suoi piani ci sia l'intenzione di avviare da subito una campagna referendaria sul ddl: "Il referendum - ha ricordato - è abrogativo e quindi vedremo come sarà la legge". Bonino ha ricordato però che i Radicali Italiani hanno depositato, proprio in questi giorni, sei nuovi quesiti referendari, tra i quali uno sull'attuale legge sui finanziamenti ai partiti. "Non sono sicura sicura però - ha aggiunto - che l'attuale ddl sul finanziamento pubblico ai partiti, un testo che obiettivamente è un compromesso, sarà migliorato in Parlamento. Anzi, temo che esigenze varie non miglioreranno la situazione".