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Le virtù del Premier

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati numerosi articoli che attestano:
1) che il nostro Presidente del Consiglio frequenta giovani donne avvenenti - minorenni comprese - dispensando soldi e prospettive di carriera;
2) con alcune di esse è andato a letto;
3) organizza feste con "ciurme" di ragazze (pagate e ben disposte) alla presenza di politici (nazionali e internazionali) e uomini dell'imprenditoria (nazionale e internazionale).

Il cavaliere Silvio Berlusconi non è un privato cittadino qualunque:
1) è Presidente del Consiglio, rappresenta l'Esecutivo italiano.
Rappresenta l'Italia nel Mondo.
2) è il Presidente del più grande Partito italiano: il PDL. Partito che è portatore di valori quali la famiglia, le radici e i valori cristiani, la sicurezza e, in linea di principio, la serietà.
3) nota ulteriore, la sua persona politica è stata volutamente costruita attorno ad un palinsesto che mischiava la vita privata a quella pubblica.

Se qualcuno riesce ad argomentarmi che questo è gossip e non centra nulla con la politica, potrebbe concorrere per il Guinness Award della funamboleria creativa. E' politico nel momento in cui:
1) mente agli italiani
2) predica bene al pubblico e razzola molto male nella vita privata. E' sintomo di totale incoerenza e ciò pone risalto ad un dubbio politico più che lecito: forse ci prende in giro? :-)
3) si espone a potenziali ricattatori. E poiché non è il mio semplice vicino di casa, dovrebbe interessare tutti.
4) che piaccia o non piaccia questi atteggiamenti sputtanano l'immagine dell'Italia nel Mondo.

Quando sento dire che "è uno scandalo" se la sinistra si appella a questo per farlo cadere, rispondo volentieri che io preferisco continuare ad indignarmi piuttosto che prostituire il mio intelletto e fare finta di niente pur di non lasciar governare altri. Chi ha problemi non è chi critica, ma chi tace davanti all'evidenza: è sintomo di plagio della mente e/o connivenza di interessi.

Francesco

Commenti

Nella nostra vita siamo stati abituati a immaginare una rigidissima separazione tra pubblico e privato. Il "contratto sociale" ha portato ad una rappresentazione della libertà che si esprime esclusivamente nel privato. Nel privato ognuno è libero di fare quello che vuole, di perseguire il bene che più gradisce. Il pubblico è altro. Il pubblico è demandato ai professionisti della politica.... "e che facciano quello che vogliono, l'importante che mi facciano guadagnare qualcosa. Quello che fanno nella loro vita privata, non è affare mio".  

Questa retorica, che credetemi è veramente molto diffusa, è sintomo di un cancro devastante per la vita democratica.

Francesco

Purtroppo questo modo di ragionare è parte della "cultura" dell'italietta. Si dimentia, o meglio fa comodo, credere che i due ambiti siano separati, e quindi anche i comportamenti. Senza voler scendere in moralismi da due soldi, mi chiedo perché uno dovrebbe fare la fatica di comportarsi in due modi diversi. Di più. Mi chiedo perché uno dovrebbe comportarsi in modo più virtuoso nel pubblico, che nel privato.

Poi mi si dice che la sinistra non vince perché non ha contenuti. Il paradosso è che Berlusconi vince non avendo contenuti, e quando li ha, è piuttosto bravo a sputtanarli.... Allora il problema non sono gli argomenti, il problema sta nella comunicazione. Forse io sono ossessionato, ma credo che la vera partita si giochi su quel terreno.