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La Cdl si amplia, entrano i Radicali

Testo: 

Otto liste sostengono il candidato presidente Strassoldo: «Ci riconfermiamo i sostenitori delle libertà individuali»

Resta aperta la trattativa con: Dc, Sos Italia, Italia Scelli e Alternativa sociale

CENTRO-DESTRA

Siglata l’alleanza politica e programmatica

Doveva essere la giornata dei chiarimenti sull’allargamento della Casa delle libertà e invece delle 5 liste invitate a far parte del centro-destra alla fine sono entrati solo i Radicali. I tavoli di discussione, come si legge in una nota del Comitato elettorale, sull’ingresso di Dc, Italia Scelli, Sos Italia e Alternativa sociale non sono ancora archiviati. «Sono stati affidati alcuni mandati per sondare il terreno in vista di accordi che per il momento non vengono esclusi a priori». Il primo a tentare la mediazione con Alternativa sociale, il movimento di Alessandra Mussolini, è stato il presidente, Marzio Strassoldo. Ieri sera ha incontrato Simone Mauro, il quale gli ha presentato il pacco delle firme già raccolte e gli ha ribadito l’intenzione del movimento a intraprendere la corsa in solitaria, con Sergio Tiepolo candidato presidente. Mauro non ha gradito la posizione dell’Udc che ha posto il veto sull’ingresso delle liste dell’estrema destra. «Se Strassoldo non vincerà al primo turno – ha affermato Mauro – dovrà cercare le cause all’interno della sua coalizione».
La lista Radicali per le libertà, invece, ieri pomeriggio, ha sottoscritto l’accordo politico-programmatico con Strassoldo. I Radicali si presenteranno con una propria lista che si unirà a quelle di Fi, An, Lega, Udc, Mf, Repubblicani e Nuovo Psi. Nella coalizione di centro-destra c’è chi sostiene che «non ci saranno altre liste». Su questo punto si è incentrata anche la discussione di ieri: resta da capire come farà la Cdl ad accogliere Sos Italia che ha già assicurato la presentazione della sua lista.
Le trattative sono in corso. Nel frattempo, Strassoldo si sofferma sulla portata dell’intesa con i Radicali. «In questo modo – spiega il presidente – ci riconfermiamo sostenitori del patrimonio storico delle libertà individuali, del libero mercato, dell’alleggerimento della pubblica amministrazione, insomma di quel bachground tipico della migliore tradizione liberista». Ed è proprio questa tradizione a essere rinsaldata nell’ottica dell’ultimo ampliamento. Da sempre «il centro-destra – spiega il radicale Gianfranco Leonarduzzi – s’identifica con il bagaglio culturale che supportiamo». Da questo punto di vista, quindi, «risulta del tutto naturale la confluenza dell’unica rappresentanza radicale che corre alle provinciali nel bacino più adatto ad accoglierla. Per la coalizione questo significa poter contare su un innesto ulteriore di modernità e innovazione».

Data: 
Giovedì, 2 March, 2006
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO - Udine
Stampa e regime: 
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Commenti

complimenti per la coerenza...fino a due settimane fa qualcuno si lamentava che non si poteva stare insieme ai socialisti che pensavano solo a cambiare casacca dopo il 9 Aprile..forse un pò di coerenza due o tre mesi fa avrebbe evitato imbarazzi un pò a tutti. Auguri comunque a Gianfranco Lenarduzzi che si identifica con il bagaglio culturale di Lega e Udc... Continuo, comunque, ad essere molto amareggiato per il fatto che si continui ad indicare come una scelta de "i radicali" l'appoggio al centro destra nella provinica di Udine..una cosa che non potrà non avere delle ripercussioni anche sui risultati delle elezioni politiche.
Un saluto a tutti
Marco Vittorio

Riprendo il virgolettato dall'articolo:
Da sempre «il centro-destra – spiega il radicale Gianfranco Leonarduzzi – s’identifica con il bagaglio culturale che supportiamo»

Dai Ganfrà... non ti allargare troppo. Solo qualche mese fa eravamo contro la cultura del centro-destra sulla questione della fecndazione assistita. Tanto per fare UN esempio.