In relazione agli articoli usciti in data 15/09/2007 relativi all'inchiesta per firme false in occasione delle elezioni del 2006, si chiarisce che nessun soggetto politico riferentesi a Radicali Italiani o al Partito radicale è coinvolto nella vicenda. Si ricorda infatti che nel 2006 i radicali si presentarono con la Lista Rosa nel Pugno sia alle elezioni politiche sia alle elezioni provinciali.
Anzi, i soli radicali hanno sempre denunciato alle autorità giudiziarie la violazione delle norme sulla raccolta firme proprio ad opera dei partiti tradizionali, in particolare alle elezioni regionali del 2000 e alle politiche del 2001.
Ad oggi quelle denunce, o per la lentezza della magistratura o per la decisione di qualche giudice di non procedere nelle indagini, non hanno avuto seguito.
Nel frattempo durante la scorsa legislatura, i partiti, uniti in questo caso su proposta di Forza Italia, hanno depenalizzato il reato di falso per la raccolta di firme alle elezioni, con la derubricazione a illecito amministrativo (ammenda invece che carcere) del reato di falsificazione di firme.
Ciò a cui abbiamo assistito in questi anni è la presentazione da parte dei partiti di liste elettorali presentate con firme false o irregolari con la lesione continuata dei fondamentali diritti civili e politici dei cittadini.
L'inchiesta di Udine non fa che confermare che l'illegalità continua.
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Il comunicato è stato pubblicato poi da qualche quotidiano?