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Pena di morte, polemica su Illy

Testo: 

Sottoscrizione dei presidenti delle Regioni a Schwarzenegger per la clemenza nei confronti di Tookie Williams

“Nessuno tocchi Caino“: solo il Friuli Vg non firma la petizione per la grazia a un condannato

Il governatore: non faccio appelli individuali, ma sono contro le esecuzioni capitali

di PAOLO DECLEVA

TRIESTE. Un appello dei governatori italiani a quello della California Arnold Schwarzenegger per la grazia a Stanley «Tookie» Williams è stato firmato da tutti i presidenti regionali, escluso Riccardo Illy. Ed è subito polemica.
L'iniziativa è stata presentata ieri pomeriggio nella sede romana di «Nessuno tocchi Caino», presente anche Ottaviano Del Turco, presidente della Regione Abruzzo, promotore della raccolta di firme dei governatori a favore della grazia a Williams, la cui esecuzione è fissata per il 13 dicembre nel carcere di San Quintino.
«Illy - ha detto nell’occasione il segretario generale di «Nessuno tocchi Caino», Sergio D’Elia - ha detto che lui non prende mai posizione su casi individuali. In effetti a noi non risulta che Illy abbia mai preso posizione su altri casi individuali. Ma ci risulta che non ha mai aderito alle campagne contro la pena di morte della nostra associazione e oltretutto risulta che mentre quindici Regioni hanno fermato a favore della moratoria universale contro la pena di morte la Regione Friuli venezia Giulia non lo ha mai fatto nè con la giunta precedente nè con questa».
D’Elia ha concluso legando la scelta del governatore piuttosto agli «interessi che come imprenditore» ha negli Usa.
E’ una polemica senza senso, fa capire il governatore del Friuli Venezia Giulia. «L’unica ragione per la quale non ho firmato l’appello a Schwarzenegger - precisa Illy - è che che per principio non firmo appelli di alcun genere. Ma mi sono sempre espresso in modo chiaro e in tempi non sospetti contro la pena di morte nei confronti di chichessia».
«La mia contrarietà alla pena di morte la esprimo con i mezzi che ritengo più utili, e non con quelli che vuole un'associazione di cui non apprezzo molto l'attività».
«In quanto alla mancata firma della moratoria universale sulle esecuzioni capitali da parte della nostra Regione - prosegue - è un fatto del quale non ero a conoscenza. Se la circostanza è vera, non ci saranno difficoltà da parte della maggioranza che rappresento e quindi da parte del consiglio regionale a sottoscrivere tale richiesta di moratoria. Se ce lo avessero detto prima - sottolinea Illy - lo avremmo fatto prima».
«Quella di D’Elia - conclude Illy - è una critica piuttosto volgare, che mi convince che ho fatto bene a non firmare quell'appello. Comunque queste sono quisquilie. Quel che conta è che mi sono più volte espresso contro la pena di morte. Non credo però che questo appello abbia effetto. Comunque chiunque è libero di proporre appelli, e spero anche che chiunque in Italia sia libero di firmarli o meno».
Con l'appello ieri sono stati presentati i dati sulla situazione della pena di morte negli Stati Uniti e le prospettive della campagna internazionale volta a ottenere un voto dell'Assemblea generale dell'Onu a favore di una moratoria universale delle esecuzioni capitali.

Data: 
Domenica, 4 December, 2005
Autore: 
Fonte: 
MESSAGGERO VENETO
Stampa e regime: 
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Commenti

In passato ricordo che il presidente Renzo Tondo firmò appelli analoghi. Peccato per la disattenzione di Illy e una brutta pagina le dichiarazioni contro NTC di oggi.