L'Associazione Radicali Friulani è stata impegnata in questi mesi con tavoli di informazione e raccolta firme per sensibilizzare l'opinione pubblica in vista di una risoluzione sulla moratoria ONU delle esecuzioni capitali da presentare in questa sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nel corso del nostro congresso annuale di alcuni mesi fa, inoltre, sono iniziati i contatti con il consigliere regionale Colussi volti alla presentazione di una mozione in consiglio regionale proprio a sostegno, e pungolo, dell'iniziativa governativa in vista di questo obiettivo. Grazie alla sensibilità del consigliere Colussi e del gruppo dei Cittadini per il Presidente, siamo giunti alla calendarizzazione della mozione nelle sedute consigliari di questa settimana.
La campagna radicale su questo tema vede Marco Pannella in sciopero della fame ad oltranza assieme ad altrri compagni per sostenere il governo, con lo strumento della nonviolenza, nella sua azione in sede ONU, e per evitare che la ricerca di unanimismo europeo si traduca in un rinvio sine die.
In questi giorni di vertici europei e governativi è importante che la nostra Regione approvi la mozione in calendario, e alla luce di tutto ciò ho deciso di unirmi dalla mezzanotte di ieri allo sciopero della fame di Marco Pannella e degli altri compagni con lo scopo più specifico di sostenere il dibattito del nostro Consiglio regionale, e sollecitare una pronta approvazione del documento, scongiurando che il fitto ordine dei lavori ne faccia slittare la discussione.
Ricordo, infine, che le azioni nonviolente non sono mai di protesta, bensì di dialogo e sostegno nei confronti dell'interlocutore.
Lorenzo Lorenzon - Presidente Associazione Radicali Friulani
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Commenti
Sciopero della fame.
Io, qualche tempo fa, lo sciopero della fame riguardo la moratoria della pena di morte in tutto il mondo, l'ho già fatta e quindi, almeno per quanto mi riguarda, ho già dato però, in questo caso, una cosa va doverosamente precisata e cioè riguarda il fatto che io queste stesse persone che scioperano, giustamente, oggi, dove stavano quando Capezzone, per la questione degli 8 senatori, faceva la stessa cosa? Ci sono, forse, scioperi della fame di serie A e di serie B? E se sì la cosa vi sembra, forse, una cosa corretta? Per me, no, e quindi, proseguendo con immutata e, semmai rafforzata convinzione dopo l'incontro di sabato scorso a Pordenone con il Sire, la mia personale protesta contro l'attuale gestione, certamente non democratica, del partito invito pubblicamente tutti i radicali di buon senso a NON PARTECIPARE in alcuna maniera allo sciopero della fame dei seguaci di Pannella casta politica, questa, a cui orgogliosamente mi onoro a non appartenere.
PS. In ogni caso, finche Marco P. e gli altri, non raggiungeranno almeno gli oltre 40 giorni dello sciopero di Daniele C., la cosa, per quanto mi riguarda, non la prendo nella più minima considerazione.
Daniele
Sciopero della fame.
Caro Daniele,
ho l'impressione che il tuo filocapezzonismo vado oltre il pensiero di Capezzone stesso. I radicali hanno dimostrato di saper lottare con chiunque voglia condividere un pezzo di strada, senza ostracismi nei confronti di chi su un altro tema la pensa diversamente da noi. E Daniele con il Tavolo dei Volenterosi mi sembra stia facendo prorpio questo. Ora, individuare il male assoluto in Pannella, con il quale non dovremmo condividere questo sforzo per un obiettivo così alto, mi pare francamente fuori luogo. Le critiche per la gestione della cosa radicale vanno affrontate, ma non possiamo fare confusione tra le diverse questioni. Ovviamente rispetto la tua scelta di non digiunare, ma credo che il medesimo rispetto dovrebbe essere rivolto anche a chi si sta privando del cibo per portare all'attenzione dell'opinione pubblica un tema che costa la vita di migliaia di persone. Scusa, ma la "Partita Radicale" è altro.
P.S. Comunque nessun problema visto che non hanno pubblicato nulla, e il Consiglio regionale mi pare abbia poca intenzione di accelerare i tempi.
Con affetto, Lorenzo
Sciopero della fame.
Vedi Lorenzo, il problema che ho posto con la mia per altro azzeccatissima provocazione, ma non l'avevi capito?, non sta nel rispetto di chi digiuna per una causa che, ribadisco per la milionesima volta, è assolutamente sacrosanta ma di rispetto per le persone, cosa che nel partito nei confronti di Daniele manca nella maniera più assoluta, e di democrazia interna che manca in ugual misura, almeno fino a che sarà Marco a gestire il tutto.
E poi la tesi che Pannella è il male assoluto dei radicali italiani aveva suscitato anche in me forti perplessità ma ora, dopo il Comitato di Roma, non più, considerando, almeno da parte mia, la rottura politica con Marco, totalmente insanabile e quindi la mia scelta di non digiunare, avendolo comunque già fatto in passato, è solo un atto politico coerente di tutto questo, semplice no?
E che poi io, a volte, travalichi il pensiero dello stesso Capezzone può essere anche, in parte, vero, ma ricordati che molte mie azioni si basano su pensieri e discorsi di Daniele stesso che io, a volte, estremizzo nella forma ma nella sostanza, credimi, certo che no anche se poi posso ben capire che questo mio modo di agire non possa piacere a te e ad altri lettori del forum ma qui la questione è ben diversa e, soprattutto, ben più grave.
In fondo, se ci pensi bene, quello che vorrei da un partito come il nostro e che non ci sia più nessuno che dica, faccia e comandi per gli altri come fa da decenni Marco con il nostro movimento, insomma, la battaglia, perchè in fondo di questo si tratta e non altro, per una maggiore e migliore democrazia interna al nostro partito ha, per me, un importanza politica basilare che intendo percorrere sino in fondo almeno finchè Marco non ci separi.
PS. Nel Comitato di Roma Silvio Viale, e non certamente io, ha chiaramente detto che c'è molta gente che non si iscrive al partito per solidarietà nei confronti di Capezzone e che Pannella stesso ha detto non troppo tempo fa che Capezzone rappresenta un diffuso malessere dentro e fuori il partito e allora, di fronte a tutto questo che si fa?, si continua, facendo il gioco dei pannelliani che, detto tra noi, stanno portando alla rovina il partito stesso, a lavarsene le mani non facendo nulla per affrontare seriamente il problema? Io, per quanto mi riguarda, nel mio piccolo, sto agendo, mi sto muovendo, sempre in paziente attesa che altri, nelle modalità che preferiscono, facciano lo stesso.
PS. In ogni caso, in fatto di tessera o meno ai soggetti radicali, almeno per quanto mi riguarda, il concetto è semplice e chiaro, ovvero no democrazia=no tessera, chiaro?
Daniele
Il Consiglio regionale non discute la mozione.
Il consiglio regionale non ha discusso la mozione tra ritardi nell'inizio dei lavori e mancanza del numero legale.
Sospendo lo sciopero della fame, anche se con altro stato d'animo rispetto a quanto sperassi.
Consiglio regionale.
Evidentemente, "loro", hanno qualcosa un po di più "serio" da fare magari, sperando che Pannella e i suoi accoliti facciano tutti quanti la fine di Bobby Sands, IRA e Thatcher docet, comunque sia, per "rimediare" quanto detto prima CONSIGLIO tutti quanti vogliano perdere qualche chilo per una causa giusta di partecipare al digiuno dei seguaci di Pannella, fa molto radical-chic ed è pure gratis, e quindi....
PS. A Usa, Inghilterra e Giappone, patria dei kamikaze e quindi gente serissima a differenza di "altri", del digiuno dei Pannella's boys non gliene può frega' de meno e quindi fate voi....
Daniele
Volontè
Nemmeno Volontè riuscirebbe ad essere così sprezzante per un'iniziativa seria che rischia di essere compromessa dal "lavoro" del nostro ministro degli esteri D'alema.
Che il consiglio regionale abbia cose "più serie da fare" poi...
Volontè
Pannella e i suoi accoliti, nei confronti di Daniele C. al Comitato di Roma, credimi, erano stati altrettanto sprezzanti, e pure peggio, io, nel mio piccolo, non essendo una persona che dimentica facilmente, li sto molto semplicemente ripagando della stessa moneta, punto.
In ogni caso, a parte il fatto che molti punti del mio messaggio erano tra virgolette e quindi il tutto poteva essere interpretato in più modi, qua in discussione non è la sostanza della battaglia sulla moratoria, che ribadisco per la cento milionesima volta, è assolutamente sacrosanta ma il metodo, tutt'altro che democratico, con cui vengono prese determinate decisioni ed io, pur essendo da tempo critico verso determinati metodi, dalla fine del Comitato di Roma ho deciso di fare guerra a questo tipo di situazioni, in poche parole mi sto battendo per una depannellizzazione del partito in modo da renderlo più libero e democratico per tutti quanti, anche per chi non la pensa come Pannella, dicasi Capezzone.
PS. Certo che il paragone con Volontè è "leggermente" fortino, ne converrai.
Merito
E' chiara la tua posizione. Il mio invito è quello di attenersi sul merito e al conseguimento dell'obiettivo. Il resto l'hai ormai espresso in quasi ogni messaggio inviato, per cui è chiaro ai lettori.
L'accostamento a Volontè è proporzionato alla tua veemenza... :-)
Merito
Eppure a me, sarà crudele dirlo, importa assai di più la sconfitta politica di Pannella che passa anche attraverso il mancato raggiungimento di questo, ribadisco, sacrosanto, obiettivo anche se in altri tempi e contesti avrei anche potuto soprassedere ma adesso, dopo il Comitato di Roma, che ho iniziato un altrettanto sacrosanta battaglia per la democratizzazione, e quindi per la sopravvivenza stessa del nostro partito, non posso proprio più tirarmi indietro.
E poi tutta questa confusione che volutamente si vuole fare tra metodo e sostanza delle cose, e quindi degli obiettivi, porta al non affrontare mai determinati problemi che si trascinano ormai da parecchi anni, troppo facile e comodo agire così ora basta, mi sono stufato, e quindi d'ora in poi, a costo di restare isolato, così come in fondo lo è anche Capezzone dentro il partito, prima di accettare ordini e imposizioni da Roma ci penserò non una, ma cento, mille, un milione di volte e saranno, credimi ca..i acidi.
Daniele